Ben ritrovati a tutti(so che ci siete non siate timidi😉),
Rieccomi oggi con una nuova recensione questa volta più classica: voglio parlavi di Viaggio al centro della terra di Jules Verne.
Tempo fa in libreria, dando uno sguardo al reparto grandi classici mi aveva attirato questo titolo. più o meno sapevo di cosa trattasse avendone visto la versione cinematografica e il fatto che l'edizione che mi si presentava difronte avesse in copertina proprio la locandina(non so come chiamarla) del dvd/film(e anche il prezzo di solo 8€) mi hanno indotta a prenderlo, arricchendo così la mia libreria di un classico della letteratura😊.
Ecco adesso avete presente quando la copertina vi devia completamente dalla vera trama del libro? Bene questo è il caso.
Io quando avevo preso il libro era da parecchio che non rivedevo il film(non avendo il dvd ed essendo entrata da non molto nel magico mondo dello streaming), in realtà lo devo ancora riguardare ma dopo aver iniziato il libro sono andata a rileggermi la trama del film per vedere se mi ricordavo bene.
Trama del film:
A Boston il vulcanologo Trevor Anderson riceve la visita di sua cognata, la moglie di suo fratello Max, scomparso dieci anni prima durante una spedizione scientifica in Islanda. La donna ha portato con sé il figlio Sean per fargli trascorrere dieci giorni con lo zio, che non vedeva da sei anni. All'interno di una scatola appartenente a Max, Sean e Trevor trovano molti oggetti, tra cui un libro del famoso romanzo di Jules Verne Viaggio al centro della Terra, sulle cui pagine Max aveva scritto molti appunti. Interessandosi alle note scritte dal fratello, Trevor si reca al laboratorio dove Max lavorava e vi trova altri appunti che suggeriscono di viaggiare per l'Islanda. Non riuscendo a riportare Sean dalla madre, Trevor intraprende l'avventura insieme al giovane. I due incontrano Hannah, una giovane ed esperta guida di montagna il cui aiuto è necessario per decifrare tutti i misteriosi appunti.
I tre vengono sorpresi da un temporale si rifugiano in una grotta, il cui ingresso viene però bloccato dalla caduta dei massi staccati dalla montagna da un fulmine. In cerca di un'uscita alternativa, i tre si calano in profondità. Dopo varie vicende si ritrovano sulla riva di un laghetto sotterraneo, da cui parte un tunnel che si rivela essere la via per il "centro della Terra". Arrivati al centro della Terra, dove tutto incredibilmente è come Verne lo descriveva nel romanzo duecento anni prima[...]
Perdonate se tronco così di netto ma per farvi capire quello che voglio dirvi ho dovuto adattare un parte della trama del film presa da Wikipedia, che però come sapete scrive sempre troppo (finali compresi) quindi ho tagliato tutto ciò che non serviva al mio scopo😅
Non so se avete intuito, io vi reputo persone intelligenti quindi penso abbiate capito che il film non solo prende spunto dal libro di Verne ma lo inserisce nella storia. Il fratello di Trevor, Max, non solo aveva letto il libro ma lo aveva studiato come documento ed era partito per un viaggio analogo a quello per professore Lindebrock, suo nipote Alex e la loro fidata guida Hans.
Quindi chiarito questa macro differenza con il film, che a mio parere resta comunque un gran bel film😉, torniamo a parlare del libro.
Trama del libro:
Una pergamena trovata per caso in un vecchio libro, un messaggio cifrato scritto in caratteri runici, un vulcano nella lontana Islanda che potrebbe aprire la via verso il centro della Terra. Folgorato dalla scoperta, il noto geologo Otto Lidenbrock parte con il giovane nipote Axel per un viaggio straordinario verso l'ignoto. Ma nelle immense cavità del vulcano, tra gallerie ricche di preziosi minerali, un oceano sconfinato, foreste fitte di piante gigantesche, sono in agguato pericoli oscuri, provenienti da un mondo preistorico e sconosciuto.
Nel complesso non posso dire che non mi sia piaciuto, io adoro leggere di avventure. Il fatto che tutta la storia si raccontata in prima persona da Alex ti permette di immedesimarti e di fare con i protagonisti questo fantastico viaggio nelle visceri della terra.
Però bho... sarà che da un grande classico mi aspettavo di più, sarà che sono stata influenzata dal film, o forse(e secondo me questo è il motivo più plausibile) sono stati i termini tecnici e scientifici che Verne fa usare ad Alex nel suo racconto per raccontare cosa vedeva: nomi di piante, animali, fossili, strati della terra, di attrezzature tecniche.. e chi più ne ha più ne metta.
Verne aveva secondo me pensato a questo libro come se fosse un libro scritto da Alex per raccontare quello strabiliante viaggio.
"Ed ecco la conclusione di un racconto al quale non presterete fede, forse, nemmeno le persone abituate a non stupirsi di niente. Ma contro l'incredulità umana io sono già corazzato ."Visto così i termini tecnici ci stavano ma secondo il mio modestissimo parere rendono il libro un po' ostico per i non esperti in materia come me😕.
Inoltre per gran parte della parte iniziale del viaggio, la lettura a mio parere avanzava molto lenta, o per lo meno questa è stata la mia impressione. non succedeva niente o pochissimo. Ma ai momenti di stallo (quelli nei quali si concentrano maggiormente i termini tecnici) si contrapponevano momenti pieni di azione in cui la vicenda prendeva una nuova svolta che ti prendeva puntualmente alla sprovvista, anche perché in tutta quella calma alla minima parvenza di azione ti iniziava a battere il cuore perché eri ansioso di sapere cosa sarebbe successo ai tre viaggiatori
.
Quindi visto che non sono un esperta e non voglio nemmeno darmene le arie. Chiudo qui dicendo che nonostante le piccole note che vi ho appena detto secondo me è un libro che merita, anche se per gli aspetti tecnici non lo consiglio a ragazzi troppo giovani, solo per il semplice fatto che magari si potrebbero trovare spiazzati e con molta probabilità non arriverebbero alla fine.
Non so che altro dirvi perciò ditemi voi qualcosa.
Spero di essere stata chiara, ma se così non fosse chiedetemi pure😉😊
Giada💖
Non ho mai visto il film e nemmeno letto il libro magari gli dò una possibilità :)
RispondiEliminaSi dai almeno al film dai una possibilità poi magari ti viene voglia di leggere anche il libro
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